Con certe cose non si gioca

Con certe cose non si gioca

Questo è un lavoro davvero speciale per noi, perché fatto a più mani.

Dedalus ha incontrato i ragazzi della scuola media G. Garibaldi di Altedo all'interno del laboratorio Creatività Digitale: la richiesta era di costruire uno spot sociale nell'anno dell'EXPO che potesse tenere insieme l'oggetto cibo e le problematiche adolescenziali.

Il compito sembrava impossibile, arduo, il rischio era di cadere in accostamenti banali e che dicessero poco dei ragazzi che stavamo incontrando.

Altedo è un paese della provincia di Bologna, ai confini con il ferrarese e, come ogni realtà di frontiera, sente forte la difficile questione dello straniero e delle origini.

I ragazzi di questo parlavano e questo denunciavano, la difficoltà dell'inclusione.

Poter avere origini comuni, cibi tradizionalmente uguali, lingue in grado di comprendersi, stessa squadra per cui tifare, avrebbe reso tutto più semplice ma la realtà di Altedo non è questa.

Come stare insieme allora se si è tutti stranieri in terra straniera, in terra di confine, in un non luogo della bassa?

Il bullismo, le divisioni in gruppi, le guerre fra bande era indubbiamente la soluzione più semplice e maggiormente a portata di mano.

Non quella che desideravano però, non quella in cui speravano di incappare.

Di questo ci parlavano i ragazzi di Altedo.

La conclusione di questi incontri la potete vedere al link qui sotto, questo è quello che hanno prodotto, il loro discorso: forte, diretto come un pugno nello stomaco, come solo gli adolescenti sanno fare.

Grazie al bravissimo videomaker Riccardo Frati che è riuscito a rendere creativo il loro discorso.

www.youtube.com/watch 

 

Pubblicato da Dedalus Bologna il