Io: cittadino responsabile e attivo. Narrazione di un'esperienza

Io: cittadino responsabile e attivo. Narrazione di un'esperienza

 Il grande merito della psicoanalisi è stato quello di agitare il concetto di norma, normalizzazione, normalità. Ha iniziato a porlo in questione in un periodo storico in cui essere adeguati ai costumi ed alla morale della società era ciò verso cui era bene che ogni essere umano tendesse, la buona educazione era la maggiore delle virtù.

La psicoanalisi da un posto alla singolarità degli esseri umani in quanto unici e originali. Soprattutto pone al centro della questione il sintomo mentale: non più come devianza patologica ma come particolarità soggettiva, non più come qualcosa da normalizzare ma qualcosa da ascoltare.

La mia formazione Cattolica mi ha portato ad accogliere questa disciplina quando ho avuto la fortuna di incontrarla lungo il mio cammino. La responsabilità degli esseri umani difronte all'uso dei propri particolari talenti, il peccato inteso come inedia difronte all' accrescimento dei semi che Dio ha posto nei nostri cuori, mi ha fatto trovare nella psicoanalisi una possibilità di cura del disagio umano, la mia possibilità di cura.

Sono responsabile di Dedalus un centro di psicoanalisi applicata ai nuovi sintomi del contemporaneo, che ha sempre avuto nel cuore un' attenzione particolare rivolta ai pre-puberi, agli adolescenti ed ai giovani. Studiando, ricercando, facendo progetti nelle scuole e nelle istituzioni Dedalus ha sempre cercato di creare una chanche di cambiamento per tutti i ragazzi che avevano imboccato una strada sintomatica e dolorosa, che li allontanava dalla realizzazione dei propri talenti.

Il commento a margine di questo splendido lavoro svolto in aula ha l' intento di rendere questo laboratorio uno strumento educativo replicabile, riproponibile, modificabile, smembrabile.

Il racconto di questa attività può  diventare un interessante modello di lavoro da poter utilizzare in modo critico e personalizzato a seconda del gruppo di bambini che si ha difronte e delle peculiarità  degli stessi.

Tenere a mente il rapporto che i bambini hanno con gli adulti prima della pubertà, le loro relazioni con i pari e le modalità di integrazione della pulsione e dell' aggressività, può aiutare a leggere quello che accade al gruppo classe al di la delle coordinate pedagogiche ed educative su cui è stato impostato il canovaccio laboratoriale.

Aprirsi alle invenzioni che i bambini possono portare all' interno delle costruzioni didattiche, aprirsi alle loro parole soggettive soprattutto quando si discostano dagli standard delle aspettative educative è indispensabile per renderli dei soggetti liberi. Tenere in conto che i bambini per struttura non sono ancora del tutto liberi di agire, di pensare, di parlare, di ragionare è fondamentale per piantare in loro il seme che potrà renderli degli adulti capaci di diventarlo intimamente e profondamente. Mostrare ai bambini il rapporto regolato degli adulti con le leggi delle comunità a cui si appartiene è importante per indicare il limite: condizione imprescindibile per la creatività e l'invenzione soggettiva.

Come ci ricorda San Paolo l' unica libertà possibile è solo difronte alla Legge.

 Arianna Marfisa Bellini

Psicoterapeuta-psicoanalista

www.dedalusbologna.it

 

Pubblicato da Dedalus Bologna il