Maxi rissa: “Bolo-bene” vs “bolo-feccia”. Quali i motivi di tanto odio?

giardini

Pochi giorni fa, a Bologna è successo un grave fatto di cronaca, una maxi-rissa che ha coinvolto circa 250 ragazzi. La procura dei minori ha dichiarato che, forse, non si era mai vista una rissa di tale portata. Ci sono molti punti che rimangono ancora oscuri in questa vicenda; tuttavia, tentiamo una riflessione con gli elementi che abbiamo.

Tutto nasce su un social network, Ask.fm, dove pare che esistano due fazioni: i “bolo-bene” (i ragazzi della “Bologna-bene”, i benestanti, quelli che frequentano le scuole più prestigiose del centro) e i “bolo feccia” (i ragazzi che vengono da famiglie modeste, gli immigrati, quelli che frequentano le scuole di periferia). Gli inquirenti trovano sul web un clima di guerra, con minacce, anche molto pesanti; non si sa, ancora, quale sia stata la miccia che abbia provocato il passaggio all’atto nel reale. Ovvero dagli insulti su internet a trovarsi in un luogo fisico pronti ad aggredire, a picchiare, a fare del male all’altro, a “bruciare” qualcuno, si legge.  Indubbiamente, la rete ha reso molto più semplice l’”organizzazione” di questo ring a cielo aperto.

In passato, più volte abbiamo messo in luce, come internet possa essere un importante veicolo di aggregazione; in questo caso, purtroppo, si vede come lo sia stato per quella che è stata definita una “sorta di chiamata alle armi”.

Ma quale può essere il motivo di tanto odio?

Per la psicoanalisi, l’odio riguarda modalità di godimento inconciliabili, ovvero non sopportare come l’Altro goda nella propria vita. Quello che ha destato scalpore è che non ci fossero motivi “ideologici” di fondo in questa rissa: siamo sicuri che sia così?  Certo, non è un’ ideologia strettamente razziale, né di religione. Ma i “bene”che vedono gli altri come “feccia” da eliminare, i “feccia” che vedono gli altri come un “bene” che non potranno mai raggiungere, racchiudono entrambi l’ideologia della “classe sociale”, una classe sociale a cui, per motivi diversi, non apparterranno mai. Quindi, da far fuori, eliminare, sopprimere.

L’odio, in questo senso, diventa odio per il diverso, per lo straniero; e questo, per la psicoanalisi, accade perché non si riconosce la quota di “straniero” che abita ogni essere umano E allora, sembra più facile sopprimerla agendo, proiettandola sugli altri, piuttosto che farci i conti.

Ma, ed è bene ricordarsene, il conto torna sempre al mittente. E che uno sia “bene” o “feccia” non conta in questo caso, perché riprendendo una citazione che  un  giovane paziente  di Dedalus Bologna mi ha riportato in seduta, ( a sua volta citazione di un film), commentando proprio questo episodio di cronaca “da te non ci scappi neppure se sei Eddy Merckx”.

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/13-settembre-2013/prima-lite-facebook-poi-maxi-rissa-giardini-margherita-2223089332352.shtml

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