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I Monkey’s Arm Blues Band lo fanno meglio

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Secondo anno della rassegna Attenti al Lapsus e secondo anno che i Monkey’s Arm Blues Band sono al nostro fianco in questa avventura di fine estate.
Secondo anno che impiego moltissimo tempo per scrivere qualche ricordo della serata trascorsa con loro.
Ci sono ricordi di cui è difficile parlare, il nostro mestiere lo insegna bene. Ci sono pazienti che,dopo anni di terapia, svelano qualcosa di fondamentale che riguarda le loro vite e che hanno invece sempre taciuto. Ogni volta coloro che lo fanno raccontano: è dal primo giorno che sono qui che avrei voluto dirglielo, ma poi non ci sono mai riuscito, non mi sembrava importante o c’era sempre qualcos’altro di cui parlare.
La shopper che Dedalus ha fatto stampare lo scorso anno porta impressa questa frase di J. Lacan: “l’inconscio non é perdere la memoria è non ricordarsi di quello che si sa.”
Ci sono dunque dei ricordi, le parole che useremmo per descriverli, che non si riescono a dire, o meglio, che non trovano il tempo giusto per essere detti. Come ben sappiamo le parole non dette rimangono dentro di noi sedimentandosi nel nostro inconscio.
I ricordi sono dunque la personalissima interpretazione degli eventi vissuti. Il testo dei ricordi è intessuto con ciò che più profondamente ci caratterizza.
Due amici, tre amici, che dopo anni si ritrovano e rammentano il pezzo di vita che hanno camminato insieme, narrano sempre storie diverse. Nel ricordo l’uno dell’altro si riconoscono ma se ne sentono al contempo estranei.
Perché tu ricordi quel particolare che io ho scordato? Perché tu dimentichi quella cosa che è sempre stata scolpita nel mio cuore? Perché metti in luce certi dettagli di poco conto e ne tralasci altri fondamentali?
Per citare nuovamente il discorso psicoanalitico questo mostra “l’inesistenza del rapporto sessuale”. Nel senso che con nessun altro si può fare uno, in nessuna unione si può diventare una cosa sola. Esiste sempre uno scarto tra gli esseri umani, anche tra quelli che tra loro sono più intimi. Tra uomini e donne questo accade in modo ancora più accentuato.
I Monkey’s suonavano Jhonny B. Good, cantavano Elvis, i Beatles il pubblico ballava, ascoltava con attenzione, ripeteva le parole, batteva le mani. Un concerto insomma, un bel concerto fatto da bravi musicisti che suonavano bene della buona musica in un bel luogo.
Cosa resta invece delle persone, dell’atmosfera, dell’alchimia che c’era quella sera se il ricordo lo metto nero su bianco in questo blog?
Le parole del rock’n’roll non sono scritte per far meditare, sono appositamente allineate invece, una dietro l’altra, per far ballare, perché il loro suono accompagni la musica e scateni la voglia di scendere in pista.
Il concerto dei Monkey’s è proprio questo: è un invito a ballare, a dimenticare i pensieri un paio d’ore e gioire. Vi accorgerete di questo indubbiamente se li avete sentiti o se andrete a qualcuno dei loro concerti.
E se vi arriva così forte la voglia di ballare, se vi arriva così chiara la voglia di dimenticare e farvi trasportare dalla musica è perché loro lo fanno incredibilmente bene.
È importante imparare a dimenticare, è fondamentale farlo: lasciar scivolare nel nostro inconscio i ricordi troppo difficili, troppo pesanti, troppo potenti. C’è un momento in cui è importante lasciare che il reale di cui sono fatti i ricordi si perda un po’ per fare spazio al simbolico delle parole con cui possiamo ricacciarli per un po’ dentro di noi.
Dice la pedagogia: se non si ricorda non si apprende.
Dice la psicoanalisi: se non si dimentica non si entra nel simbolico, nel discorso dell’inconscio.
I bambini, tutti i bambini, a tre anni cominciano a dimenticare, prima ricordavano ogni cosa, poi iniziano questa nuova, impressionante esperienza del dimenticare. Per entrare in un processo simbolico è necessario scordare.
Gli adulti riescono a mettere in moto questo meccanismo della dimenticanza attraverso i piaceri, gli hobby, lo svago in una parola: un concerto dei Monkey’s!
Proprio per questo motivo lo psicoanalista, al contrario di ciò che comunemente si pensa, non é un patito del ricordo. Non è ciò che domanda al paziente: ricorda! Gli chiede invece di parlare, parlare di ciò che gli viene in mente.
L’analista sa aspettare a lungo il momento della parola piena del soggetto. Nel frattempo lascia che il paziente balli il suo rok’n roll di parole musicali. Fondamentale che lo faccia.
Non si può dire una parola piena di significato se prima non si hanno perduto le parole vuote. Le parole vuote si perdono solo se si riconosce che sono tali, solo se diventano musica.
Insomma possiamo dirla così, con una battuta: in un analisi si entra cantanti di rock’n’roll e si esce cantautori.
Ora però ho voglia di svelarvi un piccolo segreto: se ascolterete i Monkey’s e vi sarà difficile stare fermi sulla sedia o mettervi a rimuginare sui vostri pensieri più complicati, sappiate che se lo sanno fare così bene, se farvi dimenticare per due ore le amarezze dell’esistenza è il loro grande talento un motivo c’è ed è incastonato come un diamante nelle loro vite.
Perché i ricordi, i talenti, le dimenticanze, le parole piene, i legami, i sintomi sono intrisi profondamente di ciò che più intimamente siamo.

Lo stand 2015 di Dedalus

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Giovedì 27 agosto: la nostra prima sera alla Festa dell’Unità. Stesso posto, nuovo stand.

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Per tutta la serata, abbiamo respirato un’atmosfera di festa e, come in ogni ritorno che si rispetti, abbiamo ritrovato vecchi amici e ne abbiamo conosciuti di nuovi, come ad esempio i nostri vicini di stand, i ragazzi di Emergency, con i quali abbiamo scambiato racconti e riflessioni.

Non vediamo l’ora di tornare, mercoledì 2 settembre, alle 21:30, per la serata di apertura di Attenti al Lapsus. Vi aspettiamo presso Red Square – Festa dell’Unità di Bologna.

 

 

Stiamo lavorando per voi!

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 Ultimi preparativi per la Festa dell’Unità 2015!

Siamo andate a ritirare i pass e a definire gli ultimi dettagli, incontrandoci anche con le altre associazioni con cui divideremo la Red Square.

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Direttamente dal backstage, per voi alcune anteprime fotografiche dello Spazio delle Associazioni, che ci ospiterà per il secondo anno di fila.

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La Red Square è pronta e noi vi aspettiamo giovedì 27 agosto con il nostro stand e mercoledì 2 settembre, per la serata di apertura della rassegna musicale Attenti al Lapsus: ospite l’Assessore alle Politiche Giovanili Nadia Monti. 

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In diretta dalla red Square!

Che regalo per Dedalus stasera! In Diretta dalla Red Square  😀

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Attenti al Lapsus. Il messaggio che Dedalus vuola lanciare

IMG_3734-0.JPGOggi ho solo voglia di ringraziare. Trovo sempre straordinarie le persone che sanno incontrare gli altri partendo dalla propria mancanza, dalle proprie difficoltà e non nascondendosi dietro la propria immagine, i propri titoli e la propria funzione pubblica.
Quindi per cominciare grazie Assessore Nadia Monti che venerdì sera sul Divano della Red Square, alla festa dell’ Unità, ha testimoniato la sua umanità, la sua passione e la sua professionalità. Mettendo in gioco la sua storia personale ha sottolineato con forza il messaggio che Dedalus vuole lanciare con Attenti al Lapsus: si può parlare della sofferenza, del sintomo, del disagio. Si può dire qualcosa degli inciampi della propria vita.

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Sono arrivati i libri di psicoanalisi … Da stasera allo Stand 95!

foto signora molineSono arrivati i libri di psicoanalisi forniti dalla storica Libreria delle Moline (Via delle Moline 3, Bologna) che da stasera, Giovedì 28 agosto, saranno in vendita presso lo stand di Dedalus alla Festa dell’Unità (Stand 95 Associazioni). Tanti i titoli che troverete, che spaziano dai sintomi (attacchi di panico, depressione...) alla musica, all’amore, alla collera

Venite a scoprire tutte le novità!!

Vi aspettiamo quindi stasera e domenica 31 agosto dalle 19.30 presso lo Stand  95 Associazioni e venerdì 29 agosto alle 21,30 presso Red Square per un dialogo sulla prevenzione del disagio giovanile con l’Assessore Nadia Monti e la responsabile di Dedalus Arianna Bellini.

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