Archivio della categoria: Dipendenza da Internet

Il rischio di Internet è di farne l’unico mezzo di legame con il mondo: leggi di più sulla Dipendenza da Internet: cause, sintomi, suggerimenti e rimedi.

Testo della Conferenza “Adolescenti on line”

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Quando ho ricevuto l’invito a partecipare a questa serata, in cui credo molto, mi ha colpito il fatto che abbiate invitato, a parlare a voi genitori, tre persone che di Internet hanno fatto una risorsa, un luogo di lavoro e di desiderio.

A parlare con i ragazzi, invece, avete mandato la Polizia, la norma, la legge.

Durante questo mio breve intervento proverò a dimostrarvi come, secondo la psicoanalisi, sarebbe stato meglio fare il contrario: far parlare i relatori di questa sera con i ragazzi e la polizia con voi genitori.

Questa annotazione ci porta immediatamente al cuore della questione: tenere insieme legge e desiderio è la problematica centrale dei genitori degli adolescenti.

Ancora più precisamente, tre sono le cose che i genitori di adolescenti dovrebbero provare a tenere insieme: LEGGE, DESIDERIO E GODIMENTO.

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Nomofobia

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Nomofobia: significato

La nomofobia (o nomophobia) rappresenta il timore ossessivo di non essere raggiungibili al telefono cellulare quando ad esempio:

  • Si ha la batteria scarica
  • Non si ha credito sufficiente
  • Non c’è campo
  • Non si trova il cellulare.

Questo termine fu coniato nel 2008 dall’esperto di demoscopia britannico Steward Fox Mills ed è composto dalle espressioni: “no mobile phone” e “phobie”.
Le tecnologie informatiche e digitali sono in grado di acutizzare diverse fobie umane, tra cui questa che viene descritta esattamente come un’ansia da separazione, inesistente fino a pochi anni fa.
La paura di essere separati da uno smartphone o di non poterlo utilizzare, genera nel nomofobico una vera e propria interruzione dei contatti sociali e quindi un’ansia da separazione nel vero senso psicologico del termine.

Nomofobia: sintomi

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Se all’ Assessore brillano gli occhi…

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Se all’ Assessore brillano gli occhi mentre racconta di legalitá, lotta alla mafia, usura, se all’ Assessore brillano gli occhi mentre parla del suo incontro con le realtà locali, con le storie dei cittadini, con le associazioni, se all’ Assessore brillano gli occhi mentre spiega le possibilità che la politica ha di agire sulle questioni quotidiane, concrete allora una conferenza diventa una testimonianza, un’ intervista si trasforma in una possibilità. Questo era ciò che Dedalus desiderava e che si è realizzato superando ampiamente le aspettative. Testimoniare la passione per il proprio lavoro, per i propri ideali, per l’ etica da cui si é mossi, è la migliore delle prevenzioni possibili. Si può non essere sempre in accordo con le parole dell’altro, si può divergere, ma un discorso che riesce a portare con se il desiderio di chi lo enuncia è comunque un discorso che vivifica, che  accende, che sveglia. Abbiamo parlato di gioco d’ azzardo patologico e di precarietà giovanile, di come certi sintomi di dipendenza si vadano ad annidare come tappo per le angosce di una vita che sembra non partire, inceppata, catturata in un limbo. Informare é necessario ma sappiamo bene che purtroppo fare prevenzione è un’ impresa impossibile. L’ unico modo per fermare i sintomi è far incontrare  i soggetti col proprio desiderio, solo la passione può limitare la pulsione. In adolescenza questo è evidente in modo macroscopico: un buon incontro può cambiare una vita. Un’ insegnante che trasmette la passione per la propria materia può salvare molte vite, un adulto che mostra di amare ciò che fa é delle prevenzioni l’ unica possibile. Questo é stato il valore dell’ incontro di ieri, una giovane donna che raccontava ciò che costruisce tutti i giorni con la luce negli occhi. Questo è ciò che muove spesso Dedalus ad uscire dal suo studio di via Marconi 20, questo per Dedalus è fare politica: muovere nella propria città  testimonianze di desiderio. L’ abbiamo fatto intervistando l’ assessore Nadia Monti e lo faremo nei prossimi incontri ascoltando tre fantastici gruppi musicali, che sapranno trasmettere con altrettanta forza la vita che mettono in ciò che fanno.

Saranni medici, ingegneri, infermieri, informatici, insegnanti, grafici, impiegati. Saranno musicisti, con la luce negli occhi. Non potete perderveli!

Attenti al Lapsus, rassegna musicale, II anno

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L’Estate sta finendo e prima di riprendere i ritmi invernali, Dedalus anche quest’anno organizza la rassegna musicale “Attenti al Lapsus, la musica parla di ciò che la psicoanalisi ascolta”.

Chi ci segue da tempo sa che spesso, nelle nostre iniziative, amiamo mescolare il linguaggio della psicoanalisi con quello della musica, il linguaggio dell’ascolto con quello della comunicazione. Come l’anno scorso abbiamo scelto tre gruppi musicali straordinari, i cui componenti condividono con Dedalus la passione per gli inciampi della vita, le difficoltà, le fragilità e le bizzarrie umane.

Ospiti della Red Square presso la Festa dell’Unità, Parco Nord a Bologna vi faremo cantare, ballare sulle straordinarie note dei nostri ospiti: dal blues al rock alla dance music. Aprirà la rassegna l’Assessore Nadia Monti ( Protezione Civile, Legalità, Giovani e Servizi Demografici) che, come l’anno scorso, si è resa disponibile per un’ intervista informale e insolita.

Dedalus è già immerso nei preparativi, speriamo anche quest’anno di vedervi numerosi a condividere questo straordinario evento.

Attenti al Lapsus!

Tutta la vita davanti

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Da Virzì a Carmen Consoli, l’intervento di Dedalus che descrive il senso di smarrimento tra i giovani alla fine dell’università.

Primo video della rassegna “Nessuno si salva da solo”, di cui Dedalus è il coordinatore.


Crescere insieme, genitori e figli. Vol. 3

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Si è tenuta mercoledì 29 aprile la terza e ultima conferenza del ciclo “Crescere insieme, genitori e figli”.

In un’alternanza di commoventi testimonianze dirette e di stimolanti contributi da parte di professionisti esperti, è stato affrontato il tema del gioco d’azzardo tra i giovani. Ha concluso la conferenza l’intervento del dott. Mario Giorgetti Fumel, psicoanalista e sociologo, che ha brillantemente spiegato la problematica della dipendenza da gioco d’azzardo dal punto di vista della psicoanalisi.

Di seguito alcune foto della serata:

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